"Cadi sette volte rialzati otto"
Vania Pornaro IV Dan
"Non insegno semplicemente a dare un pugno o un calcio; il mio obiettivo è aiutare le persone a riconoscere e mobilitare l'energia che hanno dentro di sé. L'atto di colpire è solo un modo per sviluppare consapevolezza di questa energia, che può essere utilizzata anche in altri contesti."
Tra gli stili di Karate, lo Shotokan si distingue per la sua tradizione e diffusione. Fondato dal Maestro Funakoshi, il quale portò il Karate in Giappone nel 1921, questo stile è caratterizzato da posizioni basse, stabili e ferme, rappresentando la solidità e la forza del praticante. Il nome Shotokan deriva dal soprannome di Funakoshi, “Shoto”, che utilizzava per firmare le sue poesie, sottolineando l’aspetto artistico della pratica.
Il Karate-Do, o ‘via del Karate’, trascende il semplice movimento fisico e si configura come un'autentica espressione artistica corporea. Questa pratica non è solo un'attività fisica, ma un percorso di elevazione spirituale che, attraverso l’apprendimento delle tecniche e la passione coltivata durante l’allenamento, conduce a una maggiore consapevolezza e serenità interiore.
Il Karate si configura non solo come una disciplina sportiva, ma come un'arte olistica che coinvolge il praticante a 360 gradi. La scuola di Karate Nikamon, ad esempio, si propone come un dojo (luogo di apprendimento) dove si coltivano valori essenziali come sincerità, rispetto e autocontrollo, promuovendo non solo la crescita fisica, ma anche quella spirituale e morale del praticante. In questo senso, il Karate-Do rappresenta un cammino di vita, un percorso verso la realizzazione del sé completo